ISREV - Istituto per la Storia della Resistenza e della Societa' Contemporanea del Vittoriese Aps

Sentieristica :: Sentiero Raimondo Lacchin "Chirurgo"





DENOMINAZIONE DEL SENTIERO



Il sentiero, denominato "Sulle Orme di Chirurgo e della Brigata "Ciro Menotti " ripercorre i luoghi dell'Altopiano del Cansiglio che furono teatro della Lotta di Liberazione 1943-1945 con protagonisti la Brigata "Ciro Menotti" e il suo leggendario comandante Raimondo Lacchin "Chirurgo".

CARATTERISTICHE DEL PERCORSO

Itinerario: Casa Forestale di Candaglia (1268 m.), Campo di Candaglia (1249 m.) Incrocio Sentiero 991 (1289 m.), Masonil Vecchio (1327 m.), Casera Ceresera (1347 m.), Dorsale Monte Cavallot (1300 m.), Casa Forestale di Candaglia (1268 m. )
Dislivello: 100 metri circa in salita e discesa.
Tempo di percorrenza: 1 ora e 40 minuti circa.
Difficolta': itinerario facile, alla portata di tutti.
Periodo consigliato: tarda primavera, estate e autunno. Il percorso invernale e' sconsigliato per la possibile presenza di neve alta e ghiaccio sui tratti meno soleggiati dell'itinerario.



Come raggiungere il punto di partenza: in corrispondenza del Monumento alla Resistenza di Pian Cansiglio si prende la strada di servizio forestale che si diparte sulla destra del Monumento stesso. Dopo circa 1 km di rettilineo, lasciata sulla sx la deviazione per Casera Filippon e il Giardino Botanico, si incontra l'area turistico-ricreativa dell'Archeton [recte: Laghetton] dove si puo' lasciare l'auto. Superata una sbarra atta ad impedire l'accesso ai mezzi a motore non autorizzati, si continua lungo la strada forestale che sale a guadagnare la cresta orientale dell'Altopiano. A quota 1208 si incontra la strada forestale che da Crosetta porta a Valmanera. La si segue sulla sx in direzione Nord-Est per circa mezzo chilometro fino ad incontrare un altro bivio: si svolta a dx e in breve si arriva alla Casa Forestale di Candaglia da cui inizia il sentiero in oggetto.

PUNTI DI INTERESSE



a) Campo di Candaglia: il 3 Dicembre 1944 in questo luogo vi fu uno scontro fra una decina di partigiani ed una sessantina di soldati nazifascisti che erano spinti fin quassu' dall'Alpago per liquidare definitivamente il comando della Brigata Ciro Menotti. A seguito del fuoco incrociato delle formazioni partigiane e della fitta nebbia che gravitava sulla zona, i nazifascisti si diedero alla fuga per la via del Torrion, Crep de Varda, Fossa del Bena', Costa Servera. La battaglia della Candaglia - cosi' viene ricordata - fu un avvenimento molto importante nella guerra partigiana in quanto, grazie ad essa, dopo una lunga serie di brucianti sconfitte i resistenti riuscirono ad ottenere una vittoria che servi' a risollevare il morale di una formazione "sprofondata da mesi nella neve e nella nebbia".

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b) Masonil Vecchio:denominato localmente "Masonil Vecio", fu sede a partire dal Dicembre 1944 per tutto Gennaio 1945, dei Battaglioni "Peruch" e "Nievo" che insieme al "Manin" componevano la Brigata "Ciro Menotti". Fu proprio in questa localita' che venne stilato dal comandante Raimondo Lacchin, nell'autunno -inverno 1944-1945, il famoso Decalogo divenuto poi il codice di comportamento di tutta la Brigata nel periodo di permanenza sull'altipiano del Cansiglio. Ancora oggi questo documento si impone all' attenzione degli studiosi della resistenza per la sua linearita', la sua forza, la sua carica morale e la sua severita' adeguata alle grandi avversita'. Da queste norme di comportamento emergono gli ideali alla base della filosofia dei resistenti, e cioe' La Giustizia, la Liberta', l'Uguaglianza, la Coscienza, l'Onesta e la Rettitudine, e le ragioni della lotta intrapresa per l'oppressore, l'invasore nazifascista..

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c) Casera Ceresera: detta localmente "Zharesera" (da "zhareser", ciliegio), fu dall'ottobre del 1944 e per tutto l'inverno fino alla primavera del 1945 la sede del comando della Brigata "Ciro Menotti". Qui risiedeva il comandante Raimondo Lacchin (Chirurgo), il commissario Giorgio Vicchi (Giorgio), il capo di stato maggiore Roberto Anelli Monti (Milos) e i partigiani del battaglione "Manin". Alla Ceresera soggiorno' per un paio di giorni, alla fine del 1944, la prima Missione Alleata "Beriwind" comandata dal maggiore Harold William Tilman e composta dal capitano John Ross, dal radiotelegrafista Benito Quaquarelli "Pallino" Marini e dall'interprete Vittorio Gozzer (Gatti), per disporre appunto il primo campo di lancio invernale della divisione Nino Nannetti in localita' Col dei Scios. Alla Beriwind subentro' nel prosieguo la Missione Alleata "Scorpion" del capitano Paul Brietsche e del capitano Richard Tolson, che rimasero a lungo sulla Ceresera, in un periodo in cui "le ore erano giorni, e i giorni settimane, le settimane mesi e piu'". Sempre alla Ceresera, nell' inverno del 1944 e nei primi mesi del 1945, transitarono in piu' occasioni, nonostante la neve che rendeva difficili gli spostamenti, i quadri direttivi della Nannetti e delle Formazioni Osovane di Piancavallo, che operavano in contiguita' con la "Ciro Menotti", nonche' i responsabili di quasi tutti gli altri reparti, che venivano appositamente fin lassu' a ritirare le armi dei lanci alleati.